Circ. n. 103
Bollate, 9 novembre 2023
Ai Docenti
Agli studenti
e alle loro famiglie
Oggetto: 9 Novembre - Giornata mondiale Contro il Fascismo ed Antisemitismo.
La giornata di oggi 9 Novembre, è la data scelta dalle Nazioni Unite per celebrare la Giornata mondiale Contro il Fascismo ed Antisemitismo.
Con la scelta di questa data, si vuole ricordare la tragica notte del 9 Novembre 1938, in cui il regime nazista svelò, per la prima volta, tutta la sua ferocia. Secondo i rapporti ufficiali tedeschi furono uccisi 91 ebrei (secondo altre fonti i morti furono più di mille). Con il “Pogrom (termine russo che significa devastazione) di Novembre”, avvenuto in Germania nella notte tra il 9 e il 10 novembre del 1938, ha inizio una fase di persecuzioni, omicidi e deportazioni nei campi di concentramento in una escalation di terrore e violenza orientata a produrre un sistema di discriminazione razziale, e ad avviare una vera e propria “pulizia etnica”, non solo nei confronti della comunità ebraica, ma nei confronti di chiunque viene considerato “diverso”: oppositori politici, omosessuali, disabili ed esponenti di minoranze religiose ed etniche.
Il 9 novembre si celebra anche la Giornata della Libertà, istituita dalla L. 61/2005, in ricordo della caduta del muro di Berlino, il 9 novembre 1989, giorno in cui decine di migliaia di abitanti di Berlino Est attraversarono i valichi del Muro riversandosi nella parte occidentale della città.
A più di trent’anni di distanza da quella data, i muri purtroppo continuano ad essere costruiti in numero crescente nel mondo: alcuni sono eredità di conflitti irrisolti, altri servono a contenere le immigrazioni o separano i ricchi dai poveri e spesso servono a tenere lontano la parte più sventurata dell’umanità. I muri, purtroppo, non sono solo quelli fisici, fatti di filo spinato, mattoni e cemento; tra di noi si ergono muri invisibili, fatti d’indifferenza, di discriminazione, di pregiudizi,
di convinzioni alimentati dall’ignoranza e dal disprezzo.
"Ogni barriera ci dà l'illusione di proteggerci e, al tempo stesso, ci rinchiude. E ci esclude. Questo vale per i muri fisici, naturalmente, ma anche per quelli mentali, che ci fanno davvero credere che si possa delimitare un confine netto tra un "noi" e un "loro". E, soprattutto, che in "loro" si annidi sempre l'insidia, o il potenziale pericolo. Che ci invitano a isolarci, a respingere, a rifiutare l'incontro e il confronto. Separando, chiudendo e blindando ci propongono un mondo meschino, ombelicale, a compartimenti stagni, in cui la diversità è una minaccia e l'inarrivabile omogeneità un fine a cui tendere. Un mondo chiuso, appunto."
(Carlo Greppi, L'età dei muri, 2019).
Si invitano i docenti a favorire una discussione su tali argomenti.
Il Referente per l'Educazione Civica
Marcello Gionfriddo
Elisabetta Boselli
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